Sono sempre stato affascinato dalla comunicazione, nelle sue varie forme. Subito colpito dall’immagine mi sono lasciato – col tempo – attrarre dal “contenuto”, dal “claim”, ovvero quelle poche parole che sanno descrivere un prodotto, un evento o una notizia.

L’abilità di certi creativi nel riuscire a trovare la frase giusta ed impatto è per me da considerarsi arte pure e fin da bambino sono sempre rimasto incuriosito dalle pubblicità, che un tempo potevamo vedere sulle varie riviste, nella cartellonistica stradale o nella televisione. Chi non ricorda con piacere il celebre “Carosello” che ci accompagnava – noi bimbi degli anni ’60 e primissimi ’70 – a letto la sera senza fiatare.

La Comunicazione oggi

I Social Media possono rappresentare, nel mondo attuale, una sorta di città globale, fatta di strade, piazze, negozi dove le persone possono e vogliono interagire tra di loro. L’avvento dei social media è stato repentino e ha colto impreparati quasi tutti.

È necessario sapersi muovere al loro interno cercando di valorizzarne gli aspetti positivi e demonizzando quelli negativi creati, tra l’atro, dall’utenza stessa in maggior parte dei casi.

Da sempre l’uomo ha cercato la “socializzazione” per raggiungere i più disparati obiettivi. Ne sono un esempio le cooperative, forse le progenitrici delle reti sociali, ovvero il raggruppamento di più persone per lavorare insieme e ottenere maggiori risultati.

L’avvento di internet e la sua grande evoluzione che dal 2004 ha visto la nascita del Web 2.0 ha fatto in modo che l’utente finale da semplice fruitore sia divenuto protagonista in quella piattaforma collaborativa e di condivisione che ormai, bene o male, tutti conosciamo.

Le reti sociali (meglio conosciute come social network) hanno permesso di diminuire o, addirittura, cancellare le distanze tra le persone e questa la si può definire una vera e propria rivoluzione capace di unire milioni di persone in tutto il mondo. L’approccio con questa nuova realtà di comunicazione e, allo stesso tempo, vetrina personale è soggettiva, ma ci sarebbero delle regole con precise che andrebbero rigorosamente rispettare.

Ovviamente si è creato anche un confronto generazionale che ha determinato di porre sullo stesso piano l’abilità tecnologica della maggior parte dei giovani e l’approccio degli adulti verso un dialogo fatto col fine di fare cultura, politica e relazioni utilizzando criteri di comunicazione non propriamente social. In tutto questo, ovviamente, non prendo in considerazione l’aspetto negativo dell’uso dei social sul quale si potrebbe aprire un capitolo a parte.

Nella comunicazione odierna, quindi, i social media rappresentano una sorta di “mondo parallelo” sempre più abitato, dove le persone dialogano tra di loro scambiandosi pareri, consigli e dove condividono passioni ed interessi. È proprio qui, allora, che rispettando sempre l’etica e la persona può intervenire una buona comunicazione per presentare quello che è il nostro prodotto.

Abbiamo a nostra disposizione una grandissima vetrina sul mondo, ma dobbiamo saper esporre i nostri articoli con sapienza e oculatezza. Le immagini grafiche possono avere una rilevanza fondamentale per instillare nell’utente che andremo a stimolare quella curiosità verso il nostro prodotto, evento, manifestazione, messaggio fondamentale perché si attivi il meccanismo di partecipazione e condivisione.

Una volta ottenuto questo risultato potremo dire di aver fatto un buon lavoro.