Billy Bragg & Joe Henry – "Shine A Light Field Recordings From The Great American Railroad"

Un colpo al cuore: quando lessi che sarebbe uscito questo progetto discografico a nome di Billy Bragg & Joe Henry intitolato “Shine A LightField Recordings From The Great American Railroad” (2016 – Cooking Vinyl) la mia curiosità è salita alle stelle.

Due tra le mie principali passioni, la folk music e i treni, riuniti in un unico progetto, e che progetto. Gli americani sanno essere meravigliosi e li adoro proprio per questo valorizzare aspetti della quotidianità che – troppo spesso – noi europei abbiamo messo in un angolo.

Per un americano viaggiare è storia, poesia e farlo in treno ha un valore nostalgico altissimo. Se poi prendi due artisti come Billy Bragg (cantautore, attivista inglese) e Joe Henry (cantautore e produttore americano) che, armati di 2 chitarre Gibson acustiche e 2 microfoni, un bel giorno decidono di salire su un treno, non uno qualunque ma sul Texas Eagle che da Chicago raggiunge Los Angeles, per registrare live nelle varie stazioni di sosta alcune delle più importanti folk song con tema la ferrovia, il gioco è fatto.

Quante canzoni, poesie, romanzi, film sono state scritte attorno al viaggiare in treno. Da Woody GuthrieJimmy RodgersCarter FamilyDoc WatsonGrateful Dead (solo per citarne alcuni) abbiamo imparato ad amare i treni americani e le gesta dei suoi conduttori, ed oggi molte di queste canzoni riprendono a correre libere lungo i binari che attraversano gli States grazie a questo eccellente progetto, un piccolo vademecum arrivato sullo scoccare di un 2016 che ci aveva regalato una buona serie di prodotti discografici.

Per la cronaca verso fine 2024 in Italia è uscito il libro “Treni in musica” di Aldo Pedron che raccoglia veramente tantissimi brani a tema ferroviario della tradizione americana e italiana.

Billy Bragg & Joe Henry – “Shine A Light”

Al tempo si era scritto parecchio intorno a questa uscita discografica, forse andando oltre le reali qualità di un prodotto che – comunque – va annoverato tra gli album da prendere in forte considerazione, non solo per la qualità sonora ma, soprattutto, per il suo valore storico.

E allora tutti in carrozza e via lungo la strada ferrata ad inizio primavera del 2016 partendo dalla Union Station di Chicago, Illinois verso la West Coast pasando per il Missouri, l’Arizona, il Texas arrivando a Los Angeles a termine di un viaggio di ben 4.390 Km.

Nella spaziosa Main Waiting Room della capitale dell’Illinois vengono registrati ben 3 brani, l’iniziale traditional “Rock Island Line”, seguita da “The L&N Don’t Stop Here Anymore” ballata di metà anni ’60 composta dalla cantante folk Jean Ruth Ritchie.

Segue il grande classico “Midnight Special”, un traditional presumibilmente di inizio XX Secolo e portato al successo da Lead Belly che dovremmo conoscere un po’ tutti.

Il duo si mette in viaggio e arrivati alla Gateway Station di St. Louis, Missouri ecco andare di scena la loro versione di “Railroad Bill”, blues ballad che narra le vicende del fuorilegge Morris Slater che rapinava i treni sul finire dell’Ottocento.

Lungo il percorso, nei pressi di Popular Bluff, sempre in Missouri, il duo registra “Lonesome Whistle” che Hank Williams aveva registrato nel 1951.

KC Moan” è un altro grande classico della tradizione statunitense che abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare in tante versioni, da quella della Memphis Jug Band fino ai Grateful Dead, ma anche Dave Van Ronk e Dave Alvin anno voluto omaggiare questo brano di Tewee Blackman registrato, per l’occasione, alla stazione di Fort Worth, prima tappa texana per il duo.

Sempre in Texas, ma questa volta dalla camera 414 del Gunter Hotel di San Antonio, ecco una bellissima “Waiting For A Train” di Jimmie Rodgers che personalmente ho amato nella variante apparsa sul bellissimo “Woodstock Mountain – More Music From Mud Acress”.

Sempre da San Antonio, ma questa volta si torna lungo i binari della ferrovia, l’arcinoto traditional “In The Pines” che abbiamo appreso sia nelle  più arcaiche trasposizioni come quelle di Bill Monroe o Lead Belly che in quella bellissima proposta dai Nirvana di Kurt Cobain.

Ancora dal capoluogo della contea di Bexar ecco la deliziosa “Gentle On My Mind” di quel grande artista, purtroppo sottovalutato, qual era John Hartford.

Il convoglio macina miglia fino a giungere alla Amtrak Station di Alpine, sempre nel Lone Star State, per una bellissima versione di “Hobo’s Lullaby” del folk singer Goebel Reeves ma resa celebre da Woody Guthrie e, successivamente, anche dal figlio Arlo che così intitolò uno dei suoi più bei dischi, uscito nel 1972.

Da Sara Carter, una delle voci principali della Carter Family, ci arriva “Railroading On The Great Divide” che il duo registra alla Union Station di El Paso prima di imbarcarsi alla volta di Tucson dove ci regaleranno la loro versione di “John Henry” altro grandissimo classico della tradizione statunitense, dove le gesta di questo colosso col suo martello ci sono arrivate dalle versioni di così tanti artisti che è impossibile citarli tutti, ma rimane il piacere di poterla ascotare nuovamente.

Il viaggio si conclude nella città degli angeli, nella soleggiata California con una toccante e delicata “Early Morning Rain” del songwriter Gordon Lightfoot.

Un album tutto da scoprire, dove la bellezza sta nella sua compattezza e nella sua genuinità, mostrando un grande rispetto verso gli originali e a chi scrisse queste immortali ballads. E se questa ferrovia ha contribuito all’espansione verso il West di una Nazione che stava diventando grande, che possa – questo “Shine A Light” – espandere la passione per il folk e la buona musica verso ogni angolo del mondo, regalando sogni e pace.

[Antonio Boschi]


Billy Bragg & Joe Henry "Shine A Light" cover album


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